Prologo:2001,epilogo 2006

Sarò un nostalgico,sarò un rompipalle,forse avete ragione.
Ma giuro,l'ultimo post di questo genere e poi chiudo il capitolo...
Stasera la cena di classe;mancava all'appuntamento Giangi che ha avuto la malaugurata idea di partire ma alla fine lui si è perso qualcosa.
Sarà perchè è proprio l'ultima occasione prima della nostra definitiva divisione,in un clima che sa già di partenze che mi sento molto triste.
La mia giornata inizia a mezzogiorno.A svegliarmi è un po il caldo un po mio fratello.
Faccio di tutto ma niente con interesse vero e alla fine mi ritrovo a pomeriggio inoltrato che cerco Gaudi,il luogo prescelto per la cena.
Mi lavo i capelli ed esco di casa,con molta calma;scoprirò di arrivare in orario nonostante tutto;Roma è quasi deserta...
Ci salutiamo,entriamo nel locale e iniziamo a mangiare...come al solito Stefano e Nermine,per non parlare di Claudi,arrivano in ritardo...
Il primo brindisi è di Nermine,si parla di tutto,si ride e si scherza..i primi ad andarsene sono Matteo l'altro e Peppe.
Arriva il limoncello,altro brindisi e discorsi di Dibba e Giacomo...la nostra rappresentante ha due belle guanciotte rosse e mi diverte molto vederla cosi...io mi bevo due bicchieri di limoncello che si sommano alla birra di prima...stavolta ho mangiato e non mi ubriaco,anche perchè dovevo guidare...Le prof che erano con noi ci raccontano del piu e del meno,noi facciamo altrettanto e il tempo vola veloce....nenache il tempo di accorgersene che quattro ore son volate e bisogna tornare a casa...
Una volta fuori la tristezza è molta,e sentire Ste che dice di avere il magone fa il suo porco effetto.
Ci salutiamo tutti e in quel saluto sembra di vedere la divisione della nostre strade che fino a quel momento avevano camminato su binari paralleli.
Ma è quando sono da solo,in macchina,che sento la "botta".
Accendo la volvo e ripenso a tutto quello che di bello abbiam combinato,ai casini,al liceo.
Volevo che il tragitto da li a casa mia fosse più lungo,come per allontanare l'inevitabile,in modo da tenere lontano,almeno per un po,la fine di questo periodo.
Ma la strada quella è,e alla fine sono arrivato a casa e sono qui davanti a scrivere....
mi viene in mente la frase della Ciai:"da grandi fate i bravi"..beh chiedo,in tono quasi scherzoso,qual'è l'età per sentirsi tali e Sergio mi risponde:"beh in alcuni momenti bisogna già cominciare a farlo".
Hai ragione Se,hai stramaledettamente ragione.
E la tua è una risposta che colpisce perchè mi è sembrata diretta come un destro al viso.
Allora,prima di smettere di rompervi le palle vorrei fare un'ultima cosa:come in Radiofreccia.
La mia magari non è,e non può,essere la voce di freccia,ma vuole dire che in questi anni ho imparato a credere.A credere si,nelle persone con cui ho diviso gli anni...
e allora non me ne vogliate....
Credo nel Vg,
credo nell'angolo del maniaco(quello cartaceo però)
credo nei bicipiti di stefano e nella sua voglia di moto
credo in Marzio e nella sua voglia di giustizia
credo in Nermine,semplicemente per il suo essere cosi vero e al giorno d'oggi è merce rara
credo che se esista un rappresentante che sia degno di questo nome,questi sia Giacomo
credo in Dibba e nella sua grande forza
credo in Sergio e nella sua amicizia
credo (ormai a forza)nella canoapolo e nel laghetto dell'Eur
credo in Francesca
credo nell'aula col balcone
e credo alle ore di religione in cui si fà matematica
....
Credo anche che ora non abbiamo più scusanti.
e Credo,che non è da tutti catturare la vita...non bisogna disprezzare chi no ce la fa
Ciao a tutti,vado a letto con la tristezza che già è nostalgia.
In una fresca notte d'estate che una luna rossa non riesce proprio ad illuminare