Sunday, February 12, 2006

PIPPO O PIPPO MIO

Ieri è stato un sabato fantastico...la mattina,dopo essere stato interrogato su Hegel e Schopenauer ed essere uscito prima per via della mancanza della tarello per motivi di salute,ho accompagnato Stefano a comprare il grasso per la catena.
Il mio amico si è offerto gentilmente di aiutarmi a smontare la mia moto che ora come ora necessita di numerosi interventi dovuti a un grave problema a livello di lubrificazione(me s'è rotto un tubo dell'olio mentre stavo sul raccordo...non so come ce so tornato a casa..).
Il pomeriggio poi,in uno scambio di ruoli quasi carnascialesco(mamma mia che dnove...chi non la capisce è più stupido de chi l'ha scritta)sono andato io a casa sua.
Abbiamo preso la sua moto e siamo andati a girare nei campi con le ruote da strada...li ho insegnato a Stefano qualche cosina sulla derapata e sinceramente mi sono sentito anche un po in colpa quando è caduto per forzare la derapata...io per contro ho fatto vedere che almeno in moto ci so andare esibendo dei deraponi da fotografia.
La sera è stato il momento clou della giornata...era stato deciso che saremmo andati da Pippo a Tivoli e cosi è stato.
La partenza è stata un pochino difficoltosa visto che Sergio e Martina sono arrivati in ritardo e Ricchi s'è perso dopo du curve co' quer pandino.
La serata è continuata tra le risa generali nel prendere in giro il nostro beneamato Ricchi Jo che ne ha combinate di tutti i colori:prima ha sfrizionato come nenache mia nonna a 76 anni,poi si è perso nelle strade de casa sua,poi ad un certo punto ha preso e je s'e spenta a macchina....PERò ME LA SONO PROPRIO DIVERTITA....in macchina mia c'erano Giangi Martina e Sergio
Arrivati a Tivoli il famoso paninaro era chiuso e ci siamo imbordellati nelle strde locali prima di trovare parcheggio,ammirando anche il coattume locale che prendeva prepotentemente possesso delle strette strade paesane.
Quando Pippo ha aperto le imposte ho pensato che Pippo fosse San Pietro e e il suo locale il paradiso...mai visti panini di cotal dimensioni.....la nostra carovana,di cui faceva parte anche NERMIN è penetrata nel locale riuscendo però ad uscirne solo molto tardi....il panino meritava davvero tanto ed è stato consumato in un contesto di rozzezza unico tra rutti birra e unto....il freddo era pungente
Finito il nostro panino che era davvero enorme siamo tornati a casa ma la mia pancia era davvero piena e i mie riflessi davvero lenti
Stamattina non ho neache fatto colazione
Dio benedica Pippo e i suoi mitici panini e grazie in fondo anche ai prophilacs che ci hanno permesso di scoprire questo ARTISTA dell'arte culinaria
BELLA PIPPO

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