Wednesday, December 13, 2006

Storia della pornografia

Come mi è stato richiesto,dai miei lettori inserisco qui una breve storia della pornografia....alla fine vorrei spezzare una lancia in favore di questo genere di nicchia,visto di sottecchi,un genere che attraversa trasversalmente le classi sociali,toccandole(ehehe) tutte...Chi non vi ricorre abitualmente per stimolare i propri genitali che,avidi,non si contentano del viaggio mentale?
Chi non vi ha fatto ricorso almeno una volta nella vita?
Non so!!!
Eppure sono convinto che non siano poi cosi tanti a meno che non facciate il voto dell'autoinganno volto al self convinciment(nuovo termine da me coniato)
Quindi dico io di dare il giusto risalto alla pornografia su questo blog,dove si parla di pistoni e cilindri(!),di politica(poco)e di cazzate e cazzeggio,inserendone una piccola storia




La pornografia intesa in senso lato ha origini molto antiche; qualche forma di rappresentazione esplicita di atti sessuali è testimoniata presso la maggior parte delle civiltà della storia. È questione controversa se l'importanza relativa della pornografia sia correlata con il "grado di civiltà" di un popolo. Certamente la pornografia intesa nel senso corrente è un fenomeno moderno; nell'esaminare la storia di questo fenomeno, quindi, occorre estendere l'accezione di pornografia ed intendere qualsiasi genere di rappresentazione esplicita di atti sessuali, nudità e così via; tenendo però presente che, al di fuori di alcuni casi, non sempre è ipotizzabile che tale rappresentazione avesse lo scopo di provocare eccitazione nell'osservatore.

L'illustrazione sessuale è la più antica tra le varie raffigurazioni visive; addirittura, sono state le sculture e le fotografie che raffigurano nudità e corpi senza veli le prime forme d'illustrazione, dando così il via ai vari modi d'intendere e d'interpretare il sesso spinto, estremo, violento, esplicito, sfrenato e carnale. Ma non si è mai scoperta con certezza la motivazione di tali illustrazioni, che potrebbero essere state fatte per provocare eccitazione ma anche per stupire il vedente.

Le donne nude e le attività sessuali sono descritte in maniera minuziosa nell'arte paleolitica (vedi ad esempio la Venere di Willendorf). Tuttavia, non è sicuro che lo scopo di tali opere fosse il risveglio sessuale, dato che tali immagini possono avere preferibilmente un'importanza spirituale. Ci sono numerose immagini pornografiche realizzate nelle mura romane di Pompei.

Inoltre, proprio in questa epoca sorsero la famose case chiuse (definite bordelli dal linguaggio popolano), che avevano come segno distintivo alcuni disegni pornografici affissi nella porta d'ingresso. Sempre a Pompei, è stata recentemente notata la raffigurazione degli organi sessuali maschili e femminili eseguita in alcune strade: è il segno che quelle erano vie frequentate dalle prostitute.

Nell'aprile del 2005 alcuni archeologi della Germania hanno notato un grosso disegno, di circa 7.000 anni fa, raffigurante un uomo che si piega sopra una donna nel tentativo di veder soddisfatte le proprie richieste sessuali. Tale figura è stata chiamata Adonis von Zschernitz.

Per molto tempo ed, in parte, anche oggi, la pornografia è diventata bersaglio di lazzi e gag umoristiche o satiriche. Addirittura, nel 1920, furono pubblicati negli Stati Uniti d'America, alcuni fumetti d'impronta comica che prendevano bonariamente in giro il mondo della pornografia. Il titolo era Le Bibbie di Tijuana.

Nella seconda metà del XX secolo, la pornografia si è evoluta negli USA grazie ad alcune riviste specializzate per soli umonini, quali a esempio Playboy e Uomo Moderno (entrambe fondate nel 1950). Questi periodici hanno ritratto donne famose completamente nude, venendo usate per la masturbazione.

Dal 1960 in poi queste riviste hanno cercato una forma di raffigurazione sessuale più esplicita. Tale ricerca è terminata negli anni Novanta, quando erano ormai inseriti articoli ed immagini riguardanti l'amore lesbico, l'omosessualità, la penetrazione, il sesso di gruppo, il feticismo sessuale.

L'ambiente della cinematografia, ovviamente, sin dalla sua invenzione, si accorse del potenziale commerciale di questo genere pornografico ma la legge vietava produzione e distribuzione di pellicole a contenuto pornografico in tutte le nazioni del mondo. Persone facoltose finanziarono la produzione di poche pellicole porno che venivano acquistate e rivendute all'interno di una cerchia ristretta di ricchi appassionati del genere.

Nelle nazioni dove l'industria cinematografica si sviluppò presto si produssero tali pellicole che adesso valgono molto e sono custodite da esperti collezionisti: in Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti le prime pellicole pornografiche ossia con penetrazioni in primo piano si girarono nel 1900. Alcune copie, accuratamente restaurate, di pellicole così antiche sono visibili nei musei dedicati alla pornografia. In una pellicola italiana del periodo pionieristico e clandestino tra i collaboratori alle didascalìe si legge chiaramente: Gabriele D'Annunzio.

La produzione pornografica, specialmente negli Stati Uniti, diventò un affare importante per la criminalità organizzata che riusciva a produrre e distribuire anche in notevole quantità: le autorità arrestavano produttori, registi, interpreti ma il mercato, dopo la seconda guerra mondiale, era così florido che i fuorilegge potevano permettersi lauti compensi a chi collaborava e soprattutto alle interpreti, che spesso erano prostitute di lusso, quindi, anche note in certi ambienti di potere.

L'altra decisiva e grande spinta alla produzione della pornografia legale venne dai movimenti politici definiti hippy (termine derivato dalla sigla, in lingua inglese, di un partito) ossia naturisti, amanti della natura che si definivano figli dei fiori e avevano per motto: pace e amore. Da tale ambiente di contestatori, attivi soprattutto in California (Los Angeles e San Francisco), provengono i fratelli Mitchell, produttori di film pornografici e amici di Ted Kennedy, Candide Royall, attrice e produttrice di porno, Larry Flint, editore e cineasta.

Le autorità della California si resero conto che ormai l'industria cinematografica di Los Angeles considerava il genere pornografico importante per il suo valore non solo commerciale ma anche culturale e politico, quindi, lo Stato della California legalizzò produzione e distribuzione di pellicole pornografiche nel 1970: da allora Los Angeles è stata ed è sempre il centro di produzione mondiale meglio organizzato per pellicole, videocassette, dischi digitali e la qualità di tali prodotti è apprezzata anche da registi che non girano pellicole pornografiche.

Il primo film pornografico, distribuito legalmente, realizzato negli Stati Uniti è stato Mona: girato nel 1970, esso durava poco meno di un'ora ed è pertanto da considerare un mediometraggio. I registi furono Bill Osco e Howard Ziehm, che utilizzarono i ricavi di tale pellicola per produrre il film cult Flesh Gordon. Nel 1972 venne realizzato Gola profonda con Linda Lovelace, che è tuttora uno dei film più conosciuti in assoluto. Da più parti si ritiene che il miglior film hard in assoluto sia The Opening of Misty Beethoven, noto anche come Misty Beethoven, una pellicola del 1976 diretta da Radley Metzger (con lo pseudonimo, in omaggio alla capitale della Francia, di Henry Paris), alcune parti della quale sono state girate a Roma.

È difficile stabilire quale sia stato il primo film pornografico, vero e proprio, cioè destinato alle sale cinematografiche, realizzato in Italia. Probabilmente si tratta di qualche film circolato nel nostro Paese in versione soft, ma girato in versione hard nelle copie destinate all'estero (forse già nei primi Anni Settanta). Un celebre caso di tale usanza è costituito dal film Emanuelle in America, di Joe d'Amato (pseudonimo di Aristide Massaccesi), che conteneva una scena hard girata da Marina Lotar. Forse il primo film girato in Italia in versione hard e circolato nelle sale cinematografiche nazionali è La parte più appetitosa del maschio, del 1979, diretto da Lorenzo Magnolia (con lo pseudonimo di Petunia Lawrence Hamilton), il quale, come attore, compare in La classe operaia va in paradiso, di Elio Petri. Questo particolare non deve stupire più di tanto, perché all'epoca era frequente la contiguità di chi operava (o aveva operato) nel cinema "normale" ed in quello hard, al punto che in queste pellicole si trovava a lavorare (quasi sempre in scene non pornografiche, e forse all'oscuro del fatto che tali scene sarebbero state girate e montate) anche più di un caratterista di non trascurabile notorietà. Il primato può essere anche attribuito al film I porno amori di Eva, di Giorgio Mille, circolato prima di quello di Magnolia, ma le cui scene di sesso esplicito erano assai limitate. A rendere più complessa la questione, il fatto che, per timore di sequestri, le pellicole venivano proiettate con scene più o meno esplicite a seconda della località. Il film italiano Sesso nero, diretto nel 1978 da Joe d'Amato, venne filmato nella Repubblica Dominicana e circolò in Italia solo a partire dal 1980.

Il primo spettacolo pornografico destinato al grande pubblico in Italia è stato Curve deliziose del 1986 con Cicciolina, Moana Pozzi e Malù-Ramba.

pensa te che robba è?
poi abbiamo i vari generi ma in generale si distinguono Hardcore dove viene trattato l'atto sessuale in maniera esplicita e il soft core,che gioca sul classico vedo non vedo.....perciò ora che sapete questo,sarete rincuorati seguaci di Onan che la vostra arte manifatturiera è si antica



Intanto oggi abbiamo riperso a calcetto...che palle




5 comments:

Anonymous said...

GRANDE!!! Devo essere sincero, non me sarei mai aspettato. La nota introduttiva non è male, in seguito esplichi molto bene le origini della pornografia, dalle prime illustrazioni risalenti al 1800 (grande cosa fare storia della fotografia ;) eheheh) fino ai giorni d'oggi.

Voto dell'articolo: 9

Anonymous said...

grazie grazie riccardo,il voto mi fa molto piacere,continuerò a scrivere per voi cari lettori,fagocitate la cultura come fosse porchetta....

Gianluca said...

ehehe questa parentesi c'era tutta...fast tiene attenzione ai suoi lettori...

Anonymous said...

hai scopiazzato dalla wiki.. senza neanche citarla.. che vergogna!

Anonymous said...

hai ragione,la wiki è stata la fonte