Sunday, November 01, 2009

Ritorno

L'acqua al mattino,il vino del vespro,
il primo contatto sempre un pò aspro
chitarre accordate e mani straniere
chi canta,chi tace,chi posa il bicchiere;
La musa ci guida su strade sterrate
daini,strapiombi e grandi vallate.
Non chiedo di meglio che questa natura
che il mondo civile da sola cattura.




Scavalcare recinti,bagnarsi le suole
uscirne convinti sapendo che vuole
Dimenticarlo nel giro di un ora
parlarle di nuovo,parlarle da sola
di quante sono le stelle del cielo
sentirne la pelle seccata dal gelo
Di come un sentimento si accende di nuovo
tra campi di fieno e piante di rovo
molto esigente,di certo maturo
meno pauroso meno insicuro
Ma è l'aria del posto, un bicchiere di troppo?
Questo è il momento,cuciamo lo strappo.


(non so bene perchè,ma mentre disfacevo lo zaino,tirando fuori il sacco a pelo,con in mente sex dei negrita,che non c'entra tanto con quello che ho scritto,lo so,avevo una specie di bisogno di scrivere qualche cosa....e non è di certo granchè,viste le mie capacita e,in maniera infinitesima,l'ora molto tarda ma per adesso va bene cosi...)

3 comments:

Giacomo said...

ti giuro matteo ogni volta ogni volta che scrivi ho un'epifania. è una cosa strana, una contraddizione, perchè è la stessa epifania che si ripete, non dovrebbe essere e invece è proprio quello che è.
tu non solo sei profondo (gola profonda?), meglio, cogli tantissimo, ma hai una rara capacità di esprimerlo.

fast said...

ehhh che complimenti :)

miss k lorina said...

a me piace un sacco